Favorire la drammaturgia contemporanea nazionale e coinvolgere la cittadinanza in una fruizione nuova del Teatro: questi i due grandi obiettivi del Premio promosso dal CTT – Comitato Teatro Treviso, Comune di Treviso, dal Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale e dall’Archivio Giuseppe Maffioli, che hanno chiamato a raccolta penne professioniste (e non) per dare parole e voce all’amore in qualsiasi forma ed accezione, alla bellezza del vivere, alla condivisione del piacere e alla convivialità.
In palio 1.000 euro e l’occasione di vedere la propria opera rappresentata in una lettura scenica durante gli appuntamenti di GEA.23 – RADIC(CH)I, in programma a Treviso dall’8 al 22 luglio 2023.
l Premio vuole essere un omaggio a un personaggio trevigiano purtroppo poco noto ai più: Giuseppe Maffioli, drammaturgo, regista e attore. (breve biografia artistica). Di origini padovane ma trevigiano nel cuore, “Bepo” Maffioli è stato una figura di spicco nel panorama teatrale non solo locale ma anche nazionale, che lo ha visto recitare al fianco di Marcello Mastroianni, Sophia Loren, Monica Vitti, Alberto Sordi e tanti altri, diretto da registi del calibro di Ettore Scola e Dino Risi. La sua carriera ha visto però inizio nel Teatro e ha sempre cavalcato parallela alla sua passione per la gastronomia, che lo ha portato a scrivere libri e dirigere rubriche culinarie alla radio e in televisione. Dalla volontà di mantenere vivo il suo ricordo nasce la decisione del Comitato Teatro Treviso di dedicargli questo nuovo premio cittadino, con la speranza che possa scovare e accompagnare in una bella carriera dei nuovi talenti nel panorama teatrale nazionale.
“Il premio ‘Bepo’ Maffioli rappresenta molto di più di un’opportunità: non solo vuole ricordare una figura poliedrica e influente ma anche esaltare il talento, nella direzione che la nostra Amministrazione ha voluto intraprendere valorizzando, anche attraverso i festival come GEA. o Mythos e le rassegne che mettono al centro i giovani, le nuove produzioni teatrali, i testi e gli interpreti. Ringrazio Alex Cendron e i ragazzi del Comitato Teatro Treviso per essere riusciti, anche quest’anno, a proporre un’iniziativa coinvolgente, che parte dalla tradizione e arriva al cuore di tutti, coinvolgendo personaggi che hanno scritto la storia del nostro panorama culturale e i talenti del presente e del futuro.”
Lavinia Colonna Preti
Assessore ai Beni Culturali e Turismo
“Dopo l’ottima risposta riscontrata da parte del nostro pubblico la scorsa estate, siamo felici di tornare a partecipare all’organizzazione di questa nuova edizione del Festival GIOIOSAETAMOROSA, che animerà con nuove proposte il Teatro Mario Del Monaco per la stagione estiva. Crediamo molto nella ricerca, nel supporto e nella formazione di nuove voci che scrivano per il teatro e che sappiano interpretare i tempi e temi della contemporaneità. Il premio dedicato a “Bepo” Maffioli rappresenta quindi un’ottima occasione per sostenere la nuova drammaturgia.”
Giampiero Beltotto
Presidente del Teatro Stabile Veneto
“Dopo l’ottimo debutto dello scorso anno, abbiamo deciso di riproporre nuovamente il Premio dedicato a Giuseppe Maffioli, personaggio ‘gioioso et amoroso’ per antonomasia. L’interesse che il concorso ha riscosso lo scorso anno ci dà conferma che la drammaturgia contemporanea, spesso poco considerata, è più viva che mai, e che l’idea di coinvolgere la cittadinanza a 360° nel mondo del teatro, tratto distintivo del nostro festival GEA. – GIOIOSAETAMOROSA fin dal principio, è una formula vincente che continueremo a proporre.”
Alex Cendron
CTT – Comitato Teatro Treviso
Testo vincitore
Drammaturgia vincitrice del Premio 2022
ISTANBUL
di
Carolina Iacucci
MOTIVAZIONE DELLA GIURIA
Per la qualità e la profondità della scrittura. Per l’intenso dramma che esplora le tensioni e le dinamiche complesse tra i personaggi. Emozioni che trasudano dalle parole, mentre il terremoto che scuote la scena agisce come una metafora potente. Una narrazione coinvolgente che lascia una forte impressione. Perché ha saputo esprimere, sempre con le parole giuste e le situazioni narrative appropriate, la necessità e l’importanza delle radici, sia fisiche che sociali. Una scrittura densa, in costante tensione fra ricerca di senso e desiderio di compiutezza. Personaggi vividi percepiti in tratti dialettici e caratterizzati dalla necessità di interpretarsi alla luce di una storia radicata nel passato e in eventi che ne hanno evidenziato complessità e unicità. Per l’interessante contrapposizione fra determinanti socio ambientali e intime istanze, fra spinta all’individualità e adesione al collettivo che spiazza la dinamica psicologica in senso stretto. Il terremoto, la casa, le età della vita, tra metafora e verità, in un testo che tiene sospesi e fa riflettere. Il dentro e il fuori, tra certezze e paure, restituiscono una scrittura contemporanea dalla potente resa scenica. Un’opera che tiene incollati da inizio a fine lettura, una storia che centra in pieno il tema identitario, anche come sradicamento necessario se pur doloroso dalle proprie radici.
Giuria Tecnica
Professionisti del settore dello spettacolo
Carlo Mangolini
Teatro Stabile del Veneto
Fiamma De Salvo
Comune di Treviso
Mirko Sernagiotto
Archivio Maffioli
Elisa Carrer
Archivio Maffioli
Giuseppe Barbanti
Critica
Roberto Canziani
Critica
Lorenza Raffaello
La Tribuna
Alessandro Bressanello
attore, regista e autore
Ivaldo Vernelli
organizzatore teatrale
Mattia Berto
MPG Cultura
Alex Cendron
Comitato Teatro Treviso
Samantha Silvestri
Comitato Teatro Treviso
Davide Strava
Comitato Teatro Treviso
Irene Curto
Comitato Teatro Treviso
Francesca Merli
Comitato Teatro Treviso
Marta Vianello
Comitato Teatro Treviso
Giuria Popolare
Cittatine e cittadini amanti del teatro
Monia Agnoletto
Lucia Bonan
Francesca Bovo
Antonio Camerin
Elio Cecere
Luigi Danni
Rosanna Gallina
Laura Mangini
Nicodemo Martino
Daniela Pasqualin
Diana Rigon
Francesca Scattolin
Maria Severin
Costabile Severino
Lionella Teston
Ennio Tiveron
Pietro Trevisan
Luisa Trevisi
Davide Velati
Benito Vezzonato