esploriAMO 2023
Promenade performance nell'area ex-Appiani - Treviso
una coproduzione
Teatro Stabile Veneto – Teatro Nazionale
Comitato Teatro Treviso
a cura di
Ruggero Franceschini, Miriam Russo e Samantha Silvestri
musiche
Fidanzati della Morte
(Giacomo Benvenuto, Tommaso Girardi e Marco Papparotto)
Giulia Bevilacqua
Beatrice Bramato
Angelica Conzon
Cristina De Piccoli
Marina Dosso
Sabrina Lombino
Canio Massimiliano Potenza
Lucia Zago
Ennio Casagrande, Francesca Conte, Giuseppina Sartor, Marco Zabai, IntergrART, CSO Django
Il processo creativo esploriAMO è partito dal tema dell’edizione 2023 del Festival GEA – RADI- C(CH)I. Nelle precedenti edizioni, il laboratorio si era concentrato sulla zona di San Nicolò (2021) e dei giardini di Sant’Andrea (2022). Quest’anno esploreremo vari quartieri, creando itinerari interconnessi attraverso il centro cittadino e forse anche oltre le mura, addentrandoci nell’area ex-Appiani.
In un’epoca di dispersione e di migrazione continua dai luoghi e dalle relazioni, spesso la ricerca delle radici come base di partenza condivisa si confonde con la chiusura nella roccaforte identitaria. Ci piacerebbe dare una nuova lettura di questa parola a Treviso, città di origine, di approdo, di partenze e di ritorni per moltə*. Per scrivere insieme allə partecipanti al processo creativo questa performance ci siamo chiestə: dove affondano le mie, le tue, le nostre radici in comune? Se in superficie siamo divisə, sottoterra siamo intrecciatə?
Vorremmo riscrivere una nuova mappa delle identità del territorio e riscoprire il patrimonio che ci accomuna: rizomi di storie, radici che si intersecano, migrazioni, mappe psicogeografiche, sociali e culturali, limiti che diventano orizzonti.
Abbiamo lavorato assieme allə partecipanti con l’obiettivo di valorizzare l’interpretazione teatrale, la consapevolezza del corpo nello spazio pubblico e la creazione collaborativa di questa performance aperta al pubblico.
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La piccola “e” rovesciata “ə” che incontrerete in questo sito si chiama “schwa”. Rappresenta il nostro tentativo di usare un linguaggio che non discrimini per genere, maschile e femminile, per favorire la costruzione di un clima di convivenza delle differenze. Una piccola proposta che permetta di parlare a tutte e tutti, cioè a tuttə, senza escludere nessunə.